giuda
sono e mi disperdo in persecuzioni infinite.
cerco di essere qualcosa di piu’ di una voce impercettibile
nelle lacrime degli altri.
Nulla mi abbandona:
il bacio , che spietato , devasto’ le mie labbra,
la bambina che piange ai piedi del mio letto,
i fiumi del mio sangue straripando argini ,
l’orrore delle premature fughe ,
questo svegliarmi sola in un campo senza echi,
il prodigio di ogni procreazione,
le parole che non mi furono dette
e quelle che non mi avrebbero dovuto dire,
lo spettro di non essere amata,
la colpa che ci rende umani,
la inestricabile melodía che il mio udito ha recuperato,
il sapore del latte materno,
i sogni a contrapelo del mondo ,
l’assenza di voglia,
il desiderio.
Un solo gesto mi puo’ salvare .
Chiunque lo compia sara’ il mio giuda
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